RISTORANTE LA CACCIATORA SRL
Costruita nel 1850 quale base operativa del genio militare austriaco esecutore del progetto di arginatura dei tre fiumi che scorrono nella Piana Rotaliana: Adige, Noce e Fossa di Caldaro. Una lapide posta
nel vialetto di accesso al ristorante ricorda il nome del Barone
Kellner aiutante di Sua Maesta l'Imperatore Francesco Giuseppe
direttore generale del progetto. |
A lavori ultimati la costruzione fu adibita a luogo di pedaggio per il passaggio sul ponte dell' Adige. Già da allora si servivano bevande e ristoro per i passanti. La svolta importante si ebbe nel 1948 dopo che quattro amici appassionati di caccia acquistarono il fabbricato (di qui il nome "La Cacciatora"), semi diroccato in seguito ai bombardamenti, lo restaurarono e lo adibirono a luogo di incontro in occasione delle battute di caccia con finale logica di grandi libagioni. |
Accudiva alla cucina la Signora Antonia, sopraffina cuoca di famiglia, che si fece ben presto conoscere per la capacità di soddisfare i più raffinati palati con delle ricette che fecero poi scuola. La Signora con il marito Silvio verso la fine degli anni cinquanta costruirono un nuovo ristorante sull'altra riva del fiume e il Signor Giuseppe Gottardi acquistò la vecchia trattoria. |
Dall' inizio degli anni sessanta incominciò un nuovo periodo di affinamento e rilancio delle vecchie ricette con spirito impenditoriale nuovo che portò il locale ad essere conosciuto in ambito nazionale. Al Signor Giuseppe seguirono nella gestione i figli Alfeo e Rodolfo che ampliarono e imposero ancor più il nome della Cacciatora nel mondo della ristorazione adeguandosi, gradualmente ma con un occhio alle tradizioni culinarie, alle esigenze della clientela. |
Nel 1987 per una fuga di gas il fabbricato fu totalmente distrutto. Ricostruito due anni dopo secondo i canoni più moderni e dotato di attrezzature all'avanguardia si propone ora alla clientela come rappresentante della tradizione culinaria trentina grazie ad uno staff di collaboratori guidati dalla Signora Nora in sala e dallo chef Leonardelli Umberto con l'aiuto di Costa Sergio in cucina. Il rinnovamento, filo conduttore del locale fin dal 1948, è ora portato avanti dal figlio Cristian che proietterà nel futuro i sani principi di questa grande famiglia nata e risorta di generazione in generazione nella quale Voi sarete sempre i ben venuti. |
Costruita nel 1850 quale base operativa del genio militare austriaco esecutore del progetto di arginatura dei tre fiumi che scorrono nella Piana Rotaliana: Adige, Noce e Fossa di Caldaro. Una lapide posta
nel vialetto di accesso al ristorante ricorda il nome del Barone
Kellner aiutante di Sua Maesta l'Imperatore Francesco Giuseppe
direttore generale del progetto. |
A lavori ultimati la costruzione fu adibita a luogo di pedaggio per il passaggio sul ponte dell' Adige. Già da allora si servivano bevande e ristoro per i passanti. La svolta importante si ebbe nel 1948 dopo che quattro amici appassionati di caccia acquistarono il fabbricato (di qui il nome "La Cacciatora"), semi diroccato in seguito ai bombardamenti, lo restaurarono e lo adibirono a luogo di incontro in occasione delle battute di caccia con finale logica di grandi libagioni. |
Accudiva alla cucina la Signora Antonia, sopraffina cuoca di famiglia, che si fece ben presto conoscere per la capacità di soddisfare i più raffinati palati con delle ricette che fecero poi scuola. La Signora con il marito Silvio verso la fine degli anni cinquanta costruirono un nuovo ristorante sull'altra riva del fiume e il Signor Giuseppe Gottardi acquistò la vecchia trattoria. |
Dall' inizio degli anni sessanta incominciò un nuovo periodo di affinamento e rilancio delle vecchie ricette con spirito impenditoriale nuovo che portò il locale ad essere conosciuto in ambito nazionale. Al Signor Giuseppe seguirono nella gestione i figli Alfeo e Rodolfo che ampliarono e imposero ancor più il nome della Cacciatora nel mondo della ristorazione adeguandosi, gradualmente ma con un occhio alle tradizioni culinarie, alle esigenze della clientela. |
Nel 1987 per una fuga di gas il fabbricato fu totalmente distrutto. Ricostruito due anni dopo secondo i canoni più moderni e dotato di attrezzature all'avanguardia si propone ora alla clientela come rappresentante della tradizione culinaria trentina grazie ad uno staff di collaboratori guidati dalla Signora Nora in sala e dallo chef Leonardelli Umberto con l'aiuto di Costa Sergio in cucina. Il rinnovamento, filo conduttore del locale fin dal 1948, è ora portato avanti dal figlio Cristian che proietterà nel futuro i sani principi di questa grande famiglia nata e risorta di generazione in generazione nella quale Voi sarete sempre i ben venuti. |
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Ristorante, Ristorante Tipico, Tradizione Culinaria Trentina, Cucina Trentina