Dott. Giuseppe Esposito Psicologo e Psicoterapeuta

Citazioni per riflettere

1. "La capacità di crescita dipende dalla capacità d'interiorizzare e di assumersi la responsabilità personale. Se vediamo per sempre la nostra vita come un problema causato da altri, un problema da "risolvere", non si verificherà alcun cambiamento". (James Hollis, The Middle Passage: From Misery to Meaning in Midlife).

2. "La totalità del nostro essere è certamente un'entità irrazionale, ma è questo appunto ciò che siamo, ciò che è destinato a esistere come esperienza unica e irripetibile" (C.G. Jung, 2009)

3. “Amatevi l’un l’altro, ma dell’amore non fatene un vincolo: lasciate piuttosto che ci sia un mare in movimento tra le sponde delle vostre anime". (K. Gibram, Il profeta, 1995)
4. "L’amore mai conosce la propria profondità se non nell’ora della separazione” (K. Gibram, Ibidem)
5. "Ascoltate i vostri pazienti; lasciate che siano loro a insegnare a voi. Per diventare saggi dovete rimanere studenti." (I. Yalom, 1999; Il senso della vita)
6. “In terapia tutto quello che succede è grano buono per la macina” (I. Yalom, 2015; Guarire d'amore. Storie di psicoterapia)
7. “Infatti la consapevolezza che spetta a noi, e a noi soltanto, costruire il nostro progetto di vita è un peso durissimo, quando non addirittura soverchiante, da sostenere.” (I. Yalom, 2015 Ibidem)
8. “I due giorni più importanti nella tua vita sono il giorno in cui sei nato e il giorno in cui scopri perché” (M. Twain)
9. "Non hai alcun controllo su ciò che le altre persone pensano, provano o fanno. Naturalmente puoi influenzarle, ma non controllarle" (R. Harris, 2010).
10. 
Scrivi scrivi
se soffri adopera il tuo dolore:
prendilo in mano, toccalo,
maneggialo come un mattone,
un martello, un chiodo,
una corda, una lama;
un utensile insomma.
Se sei pazzo, come certamente sei,
usa la tua pazzia: i fantasmi che affollano la tua strada
usali come piume per farne materassi;
o come lenzuoli pregiati
per notti d’amore;
o come bandiere di sterminati
reggimenti di bersaglieri.
[Giorgio Manganelli, Poesie, Milano, Crocetti 2006, p. 184]
11. "... «La creatura che perde il sentimento della paura è destinata alla morte. Chi ha paura ha sempre i suoi motivi. Ci sono non pochi pazienti in cui bisogna infondere la paura che, per un intorpidimento dell’istinto, li ha abbandonati. Liberarsi semplicemente dalla paura è una vera e propria assurdità. […] Come terapeuta non tento mai di liberare i pazienti dalla paura. Al contrario, li conduco sino al motivo profondo che spiega come essa sia giustificata. […] …».
Carl Gustav Jung, in una lettera del 1945 al pastore Buri
12. Arrivato alla mezza età, cominciava a capire che (l’amore) non era né un’illusione né uno stato di grazia: lo vedeva come una parte del divenire umano, una condizione inventata e modificata momento per momento, e giorno dopo giorno, dalla volontà, dall’intelligenza e dal cuore.” (J. Williams, stoner, p. 226)
13. Semmai è da pazzi pensare che un uomo non debba mai andare in crisi“ (in D. Mencarelli. Tutto chiede salvezza. p 107)
14. Il nocciolo di ogni gelosia è la mancanza di amore” (C.G. Jung. Ricordi, sogni, riflessioni, 1961)
15. "Le diagnosi cliniche sono importanti perché consentono al medico di orientarsi in qualche modo, ma non servono ad aiutare il paziente. Il fatto decisivo è il problema della sua “storia”, perché essa sola mostra lo sfondo umano e l’umana sofferenza" (C.G. Jung, 1961; Ricordi, sogni, riflessioni).
16. "Chi non spera l’insperabile non lo scoprirà, poiché è chiuso alla ricerca, e a esso non porta nessuna strada." (Eraclito fr.22b18 Diels-Kranz)
17. "...È difficile, dinanzi a eventi che scardinano l’ordine della nostra vita, che irrompono con violenza a turbare i nostri equilibri, essere consapevoli della necessità di questo male. Essere consapevoli che ogni tassello, anche il più inquietante, alieno, incontrollabile, può avere un senso che noi capiremo dopo, in un tempo ancora a venire.
È difficile per la nostra ragione immaginare la possibilità che anche ciò che consideriamo male, nelle sue svariate manifestazioni, può essere necessario, come un tassello unico e irripetibile, per costruire quel mosaico la cui immagine solo alla fine riusciremo a vedere nettamente." (pg. 89)
(Aldo CAROTENUTO - "Le lacrime del male" Milano, Bompiani 2004)
18. "Per le emozioni spiacevoli vale lo stesso principio delle sabbie mobili. Più cerchiamo di combatterle, più ci mettiamo nei guai." (Harris, 2010)
19. “Il vero errore sta nel considerare la vita come un problema da risolvere piuttosto che come un percorso da vivere“. (S. Hayes, 2020).