DOTT. PELLICANO EZIO-STUDIO DI PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

PROBLEM SOLVING.quando una collina ci sembra una montagna!

Dott Ezio Pellicano Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo-Comportametale

Quotidianamente tutti noi ci siamo trovati almeno una volta di fronte a dei problemi da risolvere, probabilmente abbiamo provato un senso di malessere, ci siamo arrovellati in pensieri negativi e ci siamo persi d'animo. A volte questi episodi d'impotenza ci hanno posti al cospetto di un vero e proprio disagio psicologico. Cosa ci sta mancando in quel preciso momento? perchè non riusciamo a venire a capo del problema? perchè siamo sempre più convinti dell'esito negativo di ogni nostra decisione?...che cosa ci stà accadendo?...semplice! non stiamo utilizzando al meglio le nostre capacità intellettive utili alla risoluzione del problema. In altre parole, gli eventi di vita stressanti stanno causando una sofferenza emotiva in modo specifico attraverso il meccanismo del Problem Solving Inefficace. Con il Termine Problem Solving, definiamo un'attività mentale utile alla risoluzione di un problema. In Terapia Cognitivo-Comportamentale è stato ideato un protocollo d'intervento esclusivamente dedicato al problem solving. Questa strategia funzionale si compone sia di una parte cognitiva (ristrutturazione cognitiva) che di una comportamentale. E' un compito che richiede capacità di funzionamento esecutivo come:

  • abilità ad organizzare informazioni
  • valutare potenziali diverse sequenze di azioni
  • prendere decisioni

Tutti questi compiti richiedono attenzione e riflessione e, pertanto, hanno un fondamento cognitivo.

Come dicevamo in precedenza,capita che alcune volte non si riesca a garantire il corretto funzionamento di queste abilità cognitive,..ma...cosa sta accadendo? semplicemente si è attivato un circolo vizioso di funzioni cognitive che possono portare a :

  • Orientamento negativo del problema; si ativano dei pensieri automatici (pensieri che copaiono in maniera automatica, semicoscienti e di carattere negativo) reative al problema d alla capacità dell'individuo di risolverlo; es. " i problemi sono cose negative" (piuttosto che sfide ed opportunità), che " i problemi sono irrisolvibili" (piuttosto che risolvibili), che " non ho la capacità di risolverli" e " i problemi vanno risolti in fretta"
  • Cognizioni erate durante il processo di risoluzione: Es " questo non cambierà la mia vita" o " se scelgo questa soluzione, tizio, si arrabbierà con me"

Questo tipo di cognizione ha l'effetto di impedire la spinta alla risoluzione del problema e quindi al processo di problem solving. Un corretto problem solving poggia su 4 fasi che spiegheremo meglio utilizzando un esempio.

Giuseppe è un imprenditore. Da molto tempo si sente stressato e fa ftica a dormire la notte, il giorno è stanco ed irrequieto. Litiga speso con i suoi diendenti ed il suo rendimento lavorativo và pggiorando. r mesi non ha voluto dare peso a  questo disago, oi un giorno riflette e pensa che non vule vivere cosi, che se sta male un motivo dev esserci, e vuole capire qual è.

  • Presa di coscienza: rendersi conto che il nostro disagio nasconde un problema è il primo "fondamentale" passo per affrontarlo e risolverlo.
  • Identificazione: Trovare nella confusione dei pensieri e delle emozioni qual'è il problema princiapel, quello dal quale derivano gli altri. Il problema di Giuseppe è l'insonnia? o la stanchezza deriva dall'insonna?..o magari sono i dipendenti che gli provocano "pensieri" che non lofanno dormire di notte? Questa fase è complesssa ed è importante analizzare ogni possibile sfaccettatura. In ratica il paziente opta per un componente preciso da sottoporre al problem solving. Supponiamo che Giuseppe identifichi nel vero problema la necessità di essere costrtto a fare dei licenziamenti.
  • Generazione di soluzioni alternative; Giuseppe raccoglie le idee su tutte le possibili soluzioni per il problema specifico, senza giudicarle o scartarle (capacità di raccogliere )
  • Decision Making; Il paziente pesa e valuta i vantaggi e gli svantaggi delle soluzioni proposte e identifica una soluzione (o una combinazione di soluzioni) da mettere in pratica.

I pazienti possono presentarsi inizialmente sia con problematiche di deficit di competenza del Problem Solving....ma anche con un deficit di performance. I primi non avendo acquisito le competenze necessarie per la soluzione del problema, spingono il Terapeuta TCC (Terapia Cognitivo Comportamentale) a fare un lavoro con il paziente incentrato sull'acquisizione delle competenze specifiche del Problem Solving (identificazione-possibili alternative-decision Masking); i secondi, che hanno tutte l competenze richieste ma dficitano nell'esecuzione e messa in atto di tale competenze, spingono il terapeuta a rivolgere la sua attenzione su tutti quei processi cognitivi che soggiacciono al deficit e che in precedenza abbiamo descritto come Orientamento negatizo del problema e come  Cognizioni errate durante il processo di risoluzione.

" Ci troviamo continuamente di fronte a una serie di grandi opportunità brillantemente travestite da problemi insolubili"

Dott. Ezio Pellicano

Psicologo Psicoterapetua COgnitivo-Comportamentale

www.psicopellicano.eu

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