In generale ho un approccio relazionale e olistico, intendendo con olistico i più moderni ambiti di studio sul rapporto mente corpo (psiconeuroendocrinoimmunologia) integrati con le conoscenze di naturopatia tibetana. Conosco e utilizzo l’ipnosi. A questi studi si sommano quelli di tipo psicologico -giuridico nella collaborazione con gli avvocati. In generale i miei principali riferimenti teorici sono i seguenti:
La terapia sistemica e in particolare la terapia familiare ad orientamento strutturale esperienziale Si considera la psicoterapia un lavoro da svolgersi con la famiglia (Minuchin, Whitaker), considerata nella sua storia trigenerazionale (Boszormenyi-Nagy, Bowen, Andolfi) come tessuto generativo dell'identità individuale e matrice narrativa (Pontalti) nell'attribuzione dei significati. La psicoterapia appare come una sorta di "palestra relazionale"attraverso l'esperienza vissuta con il terapeuta. La relazione terapeutica, di importanza centrale, rende possibile trasformare la sofferenza in nuovi significati, comportamenti e progetti (Basleson, Nicolò).
Le moderne teorie dell’attaccamento Le teorie di Bowby e della Ainsworth sono state successivamente rielaborate dalla Mary Main e dalla Crittenden. La relazione con la figura di attaccamento si configuracome il campo in cui il bambino può apprendere "come si pensa", integrando le cognizioni con le emozioni, la memoria episodica con quella semantica. Tale relazione vede sia la madre che il bambino in un processo dinamico di adattamento reciproco, che varia seguendo le tappe di crescita psicobiologica. Questa teoria ha il limite di essere diadica. Sono in atto tentativi per una valutazione quantomeno triadica dell'attaccamento.
L’ipnosi erixoniana L'ipnosi è un metodo che viene utilizzato anche in altre psicoterapie. Si basa sulla considerazione dell’unicità del paziente e delle sue risorse, che risiedono nell’inconscio, con i processi di autoguarigione a lui insiti. A volte tuttavia è necessario un aiuto apprendendo nuove abilità di contesto e imparando a orientare la propria attenzione verso nuovi modi di vedere le cose o di pensarvi.
La psicoanalisi dell’infanzia e dell’adolescenza La crescita e lo sviluppo del bambino avviene lungo linee esperienziali espressive. L’insorgere di traumi lungo il percorso dà luogo allo sviluppo di angosce e determina la formazione di organizzazioni di personalità. Nel bambino il sintomo non è linearmente legato ad una causa che lo produce, ma può essere un sottoprodotto del suo stato di dipendenza con gli adulti. Così la diagnosi e terapia del bambino deve includere quella del suo contesto affettivo di riferimento: i genitori sono una risorsa nell’aiutare il bambino e devono essere coinvolti nel trattamento. |